A volte, quando vanno all'ospedale tutti insieme, il loro papà porta Amy nel reparto maternità a vedere i bambini
Translated by Sara Marzullo
A volte, quando vanno all'ospedale tutti insieme, il loro papà porta Amy nel reparto maternità a vedere i bambini. Ad Amy piacciono molto i bambini. Amy è alta per la sua età, è nel novantaseiesimo percentile, e, se sta sulle punte, riesce a sbirciare attraverso la grande vetrata che dà sulle culle allineate dove dormono i bambini. Il loro papà dice che quando è nata la sorellina, Amy voleva tenerla in braccio tutto il tempo, e, quando ogni tanto toccava farlo a sua madre per poterle dare da mangiare, allora Amy si arrabbiava, batteva i piedi e faceva le bizze. Ad Amy questo fa sorridere, perché sa che alla fine Zoe sarebbe tornata da lei.
Ad Amy non piace il cibo della mensa dell'ospedale, che è freddo e scialbo. La maggior parte delle persone che siedono nella mensa sono o infermieri o dottori o persone tristi. A volte i genitori la lasciano lì per lungo tempo a riempire i suoi libri da colorare o a ripassare l’alfabeto segreto con cui scrive lettere a Zoe. A volte deve aspettare fuori dalla camera di sua sorella nel reparto pediatrico, insieme a bambini che hanno malattie terminali. Avere una malattia terminale significa che moriranno, ma suo padre dice che non tutti i bambini hanno una e allora sua madre risponde Rick, che senso ha; Amy ha iniziato a capire che questo vuol dire che in realtà ce l'hanno, anche perché poi suo padre fissa i suoi vecchi stivali e smette di parlare.
E non importa quanto lei provi a fissare il suo quaderno, i genitori dei bambini terminali inizieranno comunque a parlare con lei. Ci saranno volte in cui Amy starà studiando la sua matematica Kumon, ma i genitori dei bambini terminali la interromperanno e le diranno che assomiglia una bambola. Le dicono tutti la stessa cosa, che assomiglia a una bambola. Amy si sente strana quando glielo dicono, come un nodo all'altezza dello stomaco. Non riesce a capire che cosa vogliano dire. Perché dovrebbe sembrare una bambola quando è una persona? Forse quello che intendono dire è che lei non ha nessuna cicatrice sulla pelle come i loro bambini? Non vuole chiederlo a sua madre, perché le sembra che sua madre si infastidisca quando le persone lo dicono in sua presenza. Da questo capisce che ha ragione a sentirsi a disagio.
Sua madre la porta a vedere i bambini e le racconta di quando è nata. Amy è nata prematura, perché sua madre aveva calpestato un serpente in garage e lo spavento aveva indotto il travaglio. Per colpa di questo serpente, Amy è dovuta stare in ospedale un po’ più a lungo, in una culla proprio come queste. Amy chiede se il serpente sia riuscito a scappare, sperando che la risposta sia sì. La risposta è no.
Amy è stata liberata da un serpente che poi è morto e la cosa la fa sentire in colpa e importante. La mamma la porta in mensa per pranzo, ma a un certo punto si arrabbia e se ne torna nel reparto di pediatria senza di lei. Non le ha detto cosa fare e così Amy decide di tornare in maternità da sola. Non è mai riuscita ad imparare l’ordine dei punti cardinali, ma intanto si ricorda dov'è quel reparto. Per tanto tempo se ne sta in piedi di fronte alla vetrata, osservando i bambini che dormono. Il vetro della finestra si appanna per il suo respiro. Sulla condensa Amy disegna un piccolo cuore con il polpastrello, le piace molto il suono che fa, così si muove un pochino più a destra e appanna di nuovo il vetro col fiato, di proposito questa volta, e disegna un cuore più grande.
Poi passa dei guai per essere sparita, ma ne è valsa la pena.